Storia del Mosaico Contemporaneo
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Storia del Mosaico Contemporaneo

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La storia

Diamo un punto e un nome per la nascita del mosaico contemporaneo:

  • Gian Domenico Facchina, mosaicista Friulano.
  • Conosciuto per l’invenzione e il perfezionamento della rivoluzionaria tecnica di fare mosaico “a rovescio”.
  • Il mosaico “a rovescio” è stato brevettato il 23 marzo 1858 con il numero 36416 presso l’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale di Parigi.

Durante il corso del ‘900 il mosaico acquisisce una nuova valenza artistica, arricchendo e esaltando, con cromie e luci inedite, alcune grandi opere del Secolo: Gaudì, Klimt, Severini, Sironi, Campigli, Chagal, Guttuso, Vedova, Niki de Saint-Phalle, si confrontano, nel loro percorso, col mosaico, utilizzato come rivestimento o come decorazione.

Parallelamente, invece, si sviluppa un filone artistico sperimentale che utilizza materiali insoliti, organici e di riciclo, ai quali il mosaico dona una nuova identità.

mosaico contemporaneo

La tecnica

Questa tecnica permette di ottenere una superficie completamente liscia, rinunciando alla vibrazione luminosa caratteristica del mosaico, ideale per pavimenti.

Si parte sempre da un disegno realizzato su carta, a rovescio; questo viene ritagliato in parti più piccole e le tessere vengono incollate con una colla vegetale facile da eliminare nella fase successiva.

L’evoluzione di questa tecnica porta a differenti modi di realizzazione e lavorazione con tessere di ogni dimensione.

Questo metodo permette di poter preparare mosaici di grandi dimensioni in laboratorio e successivamente applicarli nel luogo destinato.

La fase di progettazione è molto importante:

  • Disegnare il bozzetto (disegno da seguire) sulla carta.
  • Definire e tracciare gli andamenti (punti di riferimento per il mosaicista con regole precise che deve seguire durante la fase di posa delle tessere).

Questa tecnica inoltre riduce notevolmente i costi per la realizzazione dei mosaici rendendolo più accessibile e aprendo la strada al mosaico industriale.

mosaico contemporaneo

In Italia

In Italia la storia del mosaico classico ha avuto due città come protagoniste assolute: Ravenna e Venezia.

Nel 1888, a Venezia, nasce la ORSONI MOSAICI che diventa famosa nel mondo quando espone le sue tessere in occasione dell’ Esposizione Universale di Parigi del 1900: era iniziata l’epoca del Liberty e dell’Art Nouveau, ed il mosaico vive un nuovo momento magico.

A Ravenna, oltre al Museo del mosaico, si svolge la Biennale del Mosaico Contemporaneo; in quest’occasione la città si apre al pubblico consentendo di visitare chiostri, palazzi e spazi privati che diventano gallerie in cui l’arte musiva antica diventa lo sfondo per l’esposizione delle opere contemporanee.

Non a caso Ravenna ospita SICIS una delle più belle ed importanti aziende mondiali di produzione di mosaico.

A Venezia oggi la Orsoni Mosaici è ancora nel sestiere di Canareggio, nell’isola di Venezia, anche se fa parte di TREND GROUP, azienda di Pino Bisazza, fratello dei BISAZZA della omonima azienda di Montecchio Maggiore (Vicenza).

Trend e Bisazza sono, assieme a Sicis, tra le più conosciute aziende al mondo di produzione di mosaico in pasta di vetro industriale ed artistico ed esportano, oggi, l’eccellenza italiana nel mondo.